Oltre quaranta vie storiche che attraversano gran parte dell’Italia per oltre 6.600 chilometri.
Tutto questo è diventato il punto di partenza dell’Atlante dei cammini.
Si tratta della prima mappatura ufficiale dei cammini d’Italia, un contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità slow che al momento contiene oltre 40 cammini: ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini, quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, il cammino di Dante che attraversa i luoghi dove Dante visse in esilio e scrisse la Divina Commedia, il sentiero della Pace che ripercorre luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale, e ancora la Via Appia, la Via Francigena, la Via degli Dei, il cammino di San Vicinio, la Via degli Abati, il sentiero Liguria, la Via Romea Germanica, il Sentiero del Dürer e tanti altri.
“Sempre più persone partono in viaggio cercando qualcosa in più di una semplice vacanza. L’Atlante dei Cammini – ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini – è pensato per quei viaggiatori che desiderano vivere un’autentica esperienza nel nostro Paese, immergendosi a passo lento in quel patrimonio diffuso fatto di arte, buon cibo, paesaggio e spiritualità che costituisce il carattere originale e l’essenza dell’Italia”.
Una vera occasione anche per la Via Francisca del Lucomagno che di fatto possiede già tutti i requisiti per entrare nell’Atlante.
Un tema che diventerà interessante trattare anche nell’ultimo incontro a Glocalnews a Varese sabato 18 novembre alle ore 16. Un parterre di grande valore con Francesco Tapinassi, dirigente del Mibact che ha lavorato alla realizzazione dell’Atlante. Con lui anche Sami Tawfik, Associazione Europea delle Vie Francigene; Marco Gottardi, Mab Unesco Delta del Po; Gunnar Vincenzi, Presidente Provincia di Varese; Roberto Cecchi, assessore al turismo e alla cultura del comune di Varese. Un incontro che insieme al tema dei cammini entrerà nelle questioni attinenti ai beni Unesco e alla valorizzazione dell’ambiente.
L’incontro è valido anche per la formazione continua dei giornalisti.