Pubblici, scaricabili, affidabili e aggiornati regolarmente: gli Open Data sono una risorsa fondamentale al giorno d’oggi per il mondo del giornalismo. E in Lombardia, è l’azienda Lombardia Informatica ad occuparsi della raccolta e della pubblicazione di dati di interesse pubblico. Daniele Crespi, digital information manager di Lombardia Informatica Spa, ha discusso durante l’incontro “Open Data Lombardia, una piattaforma utile al giornalismo” delle sue potenzialità e sfide odierne.
Dalla sanità ai trasporti, dal marketing al turismo, l’azienda ricopre numerose aree di interesse territoriale. Open Data è una risorsa informativa per giornalisti, strategica per imprenditori, accademica per ricercatori: come sottolinea Crespi, si vuole spostare l’attenzione sull’utilità della piattaforma non solo per la Regione come Ente, ma anche e soprattutto come Territorio.
I numeri parlano chiaro: oltre 13 milioni di visualizzazioni ed un boom dei downloads negli ultimi due anni. Gli Open Data coinvolgono discipline diverse, prime tra tutte statistica ed informatica.
L’altra faccia della medaglia di questi dati è strettamente legata alla natura degli stessi: poiché i si tratta di dati pubblici e liberamente scaricabili, non sempre è possibile sapere chi è a riceverli. Come sottolinea Crespi, ciò che emerge dai download sono i numeri, non le persone dietro agli schermi. Tra chi riporta la fonte dei dati rientrano indubbiamente numerose testate giornalistiche che, come già sottolineato, ripongono in Lombardia Informatica la fiducia sulla fonte di informazioni. Ad esempio, VareseNews ha condotto un’indagine sulla distribuzione delle strutture ricettive provinciali proprio grazie ad una combinazione di dati rilevati dalla piattaforma. Ne è emerso un panorama interessante sui movimenti turistici dell’area.
Infine, quali altre sfide si prospettano per la piattaforma? Rimane aperta quella relativa alla privacy, un tema delicato soprattutto nel privato: non sempre ottenere i dati è semplice e spesso rendere anonime le fonti non è una strategia perseguibile.
A cura di Emma Trevisan