Biblioteche e informazione in Italia

In una realtà sempre più digitale, il ruolo delle biblioteche è messo spesso in discussione. Nell’incontro “Il giornalismo sugli scaffali: l’Italia delle biblioteche” si affronta proprio questo ruolo, insieme all’evoluzione delle persone che ne usufruiscono. Protagoniste con Matilde Quarti, giornalista, Laura Ballestra, responsabile servizi al pubblico della Biblioteca Liuc, moderate da Roberta Bertolini, giornalista VareseNews. Emerge il ruolo del bibliotecario, figura chiave nella ricerca dei testi all’interno della struttura, che in quest’epoca necessita di competenze sempre più ampie e in costante aggiornamento. Si nota anche una sostanziale differenza tra biblioteche anche all’interno della stessa città, per via di differenze nei fondi concessi a ogni struttura, e quindi della possibilità per le stesse di aggiornarsi. Questa situazione viene molto aggravata dalle statistiche sulla lettura in Italia: solo il 40% degli italiani ha comprato, durante l’intero 2017, almeno un libro che non fosse per ragioni di studio o di lavoro. Per le biblioteche il dato è ancora peggiore, in quanto la percentuale si attesta tra l’11% e il 15%. Sono in particolar modo i giovani a vivere la lettura come un obbligo, spesso scolastico, e accade che i genitori si offrano di leggere e riassumere il libro per i loro figli, in modo che ne siano “alleggeriti”. Secondo Ballestra questo atteggiamento da parte dei genitori non fa altro che accentuare la distanza dei giovani dai libri, situazione che si ripercuote sulla capacità conseguente di poter effettuare in maniera efficiente delle ricerche, in quanto non sono in grado di differenziare le fonti in loro possesso in base all’autorevolezza.

Simone Secci

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