Multimedialità e data journalism, a Glocal due premi per i giornalisti digitali

Due premi per i giornalisti digitali. L’ottava edizione di Glocal – il Festival del Giornalismo Digitale in programma a Varese dal 7 al 10 novembre – conferma l’attenzione ai nuovi media e alle nuove tecniche giornalistiche e promuove la seconda edizione di due concorsi: uno per i migliori video giornalistici, l’altro per le inchieste di data journalism. Mille euro in palio per i vincitori, presentazione dei lavori entro il 31 ottobre.

«Il Festival del Giornalismo Digitale non è solamente occasione di formazione e aggiornamento, ma vuole essere anche un banco dove mettersi alla prova per capire come il digitale sta cambiando la professione», spiega Marco Giovannelli, ideatore di Glocal. «Con questi due premi vogliamo evidenziare come sia possibile fare buon giornalismo utilizzando strumenti multimediali e analisi di dati. La tecnologia e l’interconnessione ci mettono a disposizione molteplici opportunità: i moderni giornalisti devono saperle sfruttare per garantire un’informazione corretta».

Il premio dedicato al giornalismo multimediale è intitolato ad “Angelo Agostini”, giornalista e studioso di comunicazione scomparso prematuramente cinque anni fa. La partecipazione è riservata ai giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti) e agli studenti e diplomati nelle scuole di giornalismo. Per partecipare, i candidati devono proporre un video che racconti una storia sul tema “Il locale che incontra il globale”. Sono ammessi elaborati pubblicati a partire dal 1 gennaio 2017, realizzati individualmente o in collaborazione con altri, senza alcun limite di durata. I lavori dovranno essere stati pubblicati o trasmessi in maniera inequivocabile e dimostrabile su blog, testate giornalistiche, webtv  o tv. L’anno scorso, il premio “Angelo Agostini” è stato assegnato al documentario “Matti per Sempre” di Daniela Sala e Maria Gabriella Lanza, un reportage su come è cambiato il mondo della salute mentale a 40 anni dalla legge Basaglia.

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Il premio Data journalism parte dalla constatazione che dati, database, mappe e grafici sono ormai entrati ormai di diritto tra gli strumenti a disposizione per raccontare il mondo. Il giornalismo, infatti, sperimenta continuamente nuovi formati innovativi e il data journalism è oggi sempre di più un elemento imprescindibile tra le competenze di una redazione. La partecipazione è riservata ai giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti) e agli studenti e diplomati nelle scuole di giornalismo.
Per partecipare, i candidati devono proporre un lavoro di data journalism pubblicato su una testata giornalistica riconosciuta. Il lavoro sarà valutato per originalità della base di dati scelta, originalità dell’analisi, modalità di rappresentazione dei dati e sviluppo dell’attività giornalistica a partire dalle informazioni emerse dai dati. L’anno scorso, il premio Data journalism è stato assegnato a Filippo Mastroianni per il lavoro “Italia, i quattro volti e i quattro colori post elezioni”.

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