Lettori come finanziatori delle inchieste giornalistiche. Questo il fulcro del progetto di Adrian Acosta, cofondatore del sito irlandese Journal Media. Acosta parla di Noteworthy, un’idea vincitrice di Google News Initiative promotore di un fondo per finanziare star up giornalistiche, filo conduttore durante il festival del giornalismo digitale locale Glocal di Varese. L’obiettivo di Adrian Acosta è stato quello di creare una piattaforma in cui proporre ai cittadini delle idee che, una volta scelte, diventano la base di inchieste giornalistiche finanziate dagli stessi. «L’idea – spiega Acosta – arriva dal pubblico poi il giornalista la sviluppa». Un progetto, Noteworthy, che fonde la voglia di conoscenza della comunità e il lavoro degli operatori del mondo giornalistico.
Acosta ha spiegato che in alcuni casi attraverso le inchieste sono stati risolti realmente i problemi. Trovare una connessione costante tra pubblico e le tematiche proposte però è difficile. Proprio per questo Acosta chiede ai presenti se si sentono rappresentati da quello che viene riportato sui giornali.
Considerato il riscontro negativo il fondatore di Noteworthy spiega che la piattaforma raccoglie inchieste e storie volute dal pubblico e che hanno maggiore possibilità di trovare un aiuto finanziario. Alcuni esempi riguardano gli alloggi pubblici, l’immigrazione, le lobby, come vengono spesi i soldi, i diritti genitoriali e coppie dello stesso sesso. Sono proposte che riguardano la vita quotidiana delle persone. La piattaforma parla di quelle storie messe a tacere dal governo, che non vengono raccontate e considerate.
Gli operatori di Noteworthy, potenziali eroi di cause perse, hanno il compito di selezionare le storie che valgano la pena di essere raccontare. Sono quindi un designer, uno sviluppatore e due reporters che, dopo aver valutato il costo di un’inchiesta, l’avviano.
Il costo è variabile e si basa sul grado di difficoltà, in termini di tempo e fattibilità, di una proposta. Potrebbero esserci spese legali e di gestione. Acosta chiude il suo intervento con la speranza che il giornalismo possa un giorno essere in grado di auto-sostenersi, sia in grado di risolvere i problemi comuni e possa avere un futuro più solido.
di Martina Zanardi