Nell’architettura dell’informazione la fiducia si può progettare

Sono gli architetti del 21° secolo, e guidano milioni di utenti attraverso pagine web e applicazioni. User experience designer, come Federico Badaloni, che all’incontro “L’architettura dell’informazione”, spiega come mettere nuovamente il lettore al centro della notizia.

L’Ux designer della divisione digitale del Gruppo Gedi pone l’accento su un problema fondamentale del giornalismo odierno: la perdita della fiducia da parte del pubblico. Il 36% della popolazione italiana decide attivamente di non informarsi, cioè evita di guardare telegiornali e leggere quotidiani e siti web d’informazione. I motivi di questo fenomeno sono due: le notizie rendono le persone tristi e impotenti.  Il 39% degli italiani crede infatti che i giornalisti diano poco spazio alle notizie positive.

“Il problema è che i giornalisti stessi stanno allontanando le persone dall’informazione” – ammonisce Badaloni -“scarsa qualità e bassa efficenza hanno portato a questo. Ma la fiducia si può progettare. Prima di tutto bisogna riscoprire i processi classici del giornalismo, a partire dalla verifica delle notizie per arrivare al prodotto finito. Il secondo passo è costruire degli ambienti pensati per gli utenti”.

Il giornalista spiega come costruire nel concreto questi spazi. I lettori chiedono maggiore chiarezza, fonti, informazioni su chi gli sta parlando e correttezza nel linguaggio. “Per includerli in questi luoghi basterebbe premiare gli atteggiamenti virtuosi invece che sanzionare solamente quelli dannosi. Potremmo pensare di fornire visibilità, o anche semplicemente di ringraziarli. Se vogliamo il tempo e i dati dei nostri utenti, dobbiamo ricambiare con la speranza che le cose possono davvero cambiare”.

 

 

Benny Mirko Procopio

 

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