Negli ultimi anni, l’evoluzione della comunicazione giornalistica si è intrecciata in modo sempre più stretto con l’universo dei social network. A Glocal ne abbiamo discusso approfonditamente con l’incontro “Il giornalismo sui social network”.
Gli speaker di oggi, Nicholas David Altea, Chiara Piotto, Federica Seneghini, Francesco Zaffarano, e Mariacarla Cebrelli, hanno condiviso le loro prospettive sul ruolo dei social network nel giornalismo.
Mariacarla Cebrelli ha aperto il dibattito chiedendo agli ospiti qual è il social di riferimento per il loro lavoro. Nicholas Altea ha affermato che “Al giorno d’oggi Instagram è sicuramente il social più importante, ma secondo il mio punto di vista anche Facebook ha la sua rilevanza. Inoltre, ci sono anche WhatsApp e Telegram che sono diventati mezzi di comunicazione importanti.”
Chiara Piotto, a proposito di questo, ha aggiunto: “Un’altra piattaforma molto funzionale è sicuramente TikTok, strategica soprattutto per un pubblico che non guarda la televisione.” Secondo lei questo mezzo di comunicazione è inoltre molto utile per poter raggiungere una platea estera, non solo italiana, e quindi avere anche informazioni provenienti da ogni parte del mondo.
Francesco Zaffarano ha preso parola e ha evidenziato come, con internet, lo spazio per contenuti informativi si sia ampliato notevolmente: “Prima con i giornali lo spazio era compresso e limitato, ora con internet c’è spazio per per tantissime cose.”
Un punto cruciale è emerso riguardo all’interazione con i lettori attraverso i commenti sui social. Federica Seneghini ha dichiarato che lei e i componenti della sua testata leggono quasi tutti i commenti, in primo luogo per verificare se sono stati fatti errori, per poterli correggere nel caso, e poi ha aggiunto: “E’ molto bella la possibilità di dialogare con i lettori tramite i social, molto spesso danno anche spunto per creare nuovi articoli. Molto utile è rispondere quando c’è un tentativo di dialogo, per creare un rapporto di fiducia con i lettori; leggere i commenti è un ottimo modo per capire se stai facendo un buon lavoro o se puoi fare qualcosa di meglio.”
I social uniscono o dividono? Questa è stata una domanda di grande spunto e riflessione, a cui Francesco Zaffarano ha risposto. affermando che, a suo parere, “i social sono luoghi che non nascono né per dividere né per unire, bensì per connettere.”