Essere fixer oggi è rischioso, ma da anche soddisfazioni personali

 

Chi è il fixer? In che ambito agisce? Festival Glocal 2023 continua con “Il ruolo del fixer nel giornalismo contemporaneo” in Salone Estense.

Speaker dell’incontro Laura Silvia Battaglia, reporter, Gabriele Cruciata, giornalista freelance e fixer, Arianna Poletti, giornalista freelance, Fada collective e Tommaso Guidotti, giornalista VareseNews.

Tommaso Guidotti ha introdotto il tema del fixer, una professione che è emersa ultimamente nei contesti di guerra. Sono le persone che accompagnano i giornalisti stranieri sul territorio e che li aiutano a muoversi nei vari contesti.

Gabriele Cruciata: «Il fixer è una figura molto nascosta nell’ambito del giornalismo, spesso anche i giornalisti non sanno chi è un fixer. Non ho mai lavorato in contesti di guerra, ma in tante realtà europee, anche per testate svedesi, francesi e tedesche. Il mio ruolo consiste nel portare in giro i colleghi stranieri che vengono in Italia per raccontare le storie». Con Gabriele si è parlato anche degli aspetti di cui si occupa il fixer «il fixer deve organizzare in senso pratico la trasferta, creare un legame con il giornalista ed essere pronto ad ogni eventualità».

Arianna Poletti: «Non sono una fixer a tempo pieno, sono anche una giornalista freelance, mi occupo di esteri. C’è chi sostiene che il termine fixer dovrebbe essere sostituito con giornalista locale, ma non sempre il fixer è anche un giornalista. Dal 2019 ho scelto di trasferirmi a Tunisi, mi trovo in un ruolo intermedio». Con lei si è parlato dei rischi che il fixer corre nel fare il suo mestiere «essere fixer qui oggi è sempre più rischioso, perché ci si prende la responsabilità di entrare in contatto con più persone. Il fixer locale rimane e fa i conti con il lavoro che è stato fatto».

Ne ha parlato anche Gabriele, sostenendo che il lavoro del fixer «ti da un sacco di soddisfazioni personali, il problema è che c’è una grande responsabilità».

Con Laura Silvia Battaglia si è parlato di giornalisti locali, di come aiutano i giornalisti che vengono da altri paesi nel muoversi sul territorio «chi ci aiuta sul territorio sono spesso giornalisti locali o internazionali e poiché ci vivono e ci lavorano creano delle relazioni e contatti. Viene messo a disposizione dei giornalisti che vengono dall’esterno e rischiano molto in prima persona» e dell’idea di un reporting partner, ovvero «una persona che lavora con te, non per te e non sotto di te. L’idea del partner è un’idea moto importante, sono stati avviati molti progetti».

 

 

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