Sono nato 30 anni fa a Milano, ma mi sono sempre considerato cittadino del mondo. Durante gli anni in cui studiavo giurisprudenza, infatti, ho vissuto in Cina, negli Stati Uniti, in Spagna e in Austria e ovunque ho fatto esperienze lavorative di vario genere. Un’opportunità che mi ha consentito non solo di conoscere culture diverse e di imparare le lingue, ma soprattutto di mettermi quotidianamente alla prova senza mai tirarmi indietro.
Mi sono sempre occupato di comunicazione: se da una parte collaboravo per la carta stampata, dall'altra organizzavo eventi e curavo le pubbliche relazioni a spasso per il globo.
Ho imparato insomma a contare soprattutto su me stesso e questo ha sviluppato le mie caratteristiche naturali: tenacia, determinazione, capacità comunicativa e senso della giustizia. Ecco perché amo lo scomodo giornalismo d'inchiesta.
Nel 2015 ho avuto l'occasione di approdare come inviato nella redazione di Openspace, lo spin-off delle Iene condotto da Nadia Toffa, in cui ho collaborato alla realizzazione di un'inchiesta sull'anoressia nella moda e di una sul calcio scommesse.
Poi il grande salto alle Iene; due intensi anni di lavoro principalmente come redattore e di infiltrato al fianco del mio mentore Gaston Zama. E finalmente ho avuto la possibilità di indossare LA divisa.