Antonio La Torre è nato a Manfredonia (Foggia) il 1° dicembre del 1956. Nel 1966, all'età di 9 anni, si è trasferito a Milano con tutta la famiglia. Dal 1974 al 1987 ha lavorato come disegnatore in una grande industria metalmeccanica, la Breda Ansaldo, dove ha svolto anche il ruolo di delegato sindacale. Completati gli studi all'ISEF della Statale-Milano nel 1983, dieci anni dopo si è laureato al corso di Scienze e tecniche delle attività fisiche e sportive a Digione in Francia. Appassionato di musica rock (grande fan di Bruce Springsteen e Pearl Jam), ha avuto sempre il sogno nel cassetto di fare l'insegnante di lettere. E' stato docente di educazione fisica al Liceo Casiraghi di Milano dal 1987 al 2001. Dal 2002 è Professore Associato di Metodi e Didattiche dell'Attività Sportive presso la Scuola di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Milano. Nella sua carriera ha già ricoperto diversi ruoli nell'ambito della struttura tecnica federale (dal 2017 alla nuova nomina è stato responsabile del comparto endurance) e poi anche come advisor dell'ufficio della Preparazione Olimpica del CONI. Autore di cento pubblicazioni scientifiche su riviste con "impact factor", oltre ad un centinaio altri articoli divulgativi di carattere tecnico-didattico.
Il suo nome come allenatore è legato indissolubilmente a quello dell'olimpionico azzurro della marcia Ivano Brugnetti, seguito da La Torre per oltre 20 anni e che con lui ha raggiunto i traguardi del titolo mondiale della 50km a Siviglia 1999 e dell'oro olimpico della 20km ad Atene 2004. Tra gli altri big del tacco-punta di cui è stato la guida tecnica figurano Raffaello Ducceschi (5° nella 50km alle Olimpiadi 1984), Giuseppe De Gaetano (6° nella 50km ai Mondiali 1991) e Alessandro Gandellini (7° nella 20km alle Olimpiadi 2000).
Da fine settembre 2018 è stato nominato Direttore Tecnico FIDAL delle squadre nazionali assolute.