“Dalla parte sbagliata” di Luca Miniero vince la seconda edizione di Glocal DOC

“Dalla parte sbagliata” di Luca Miniero vince la seconda edizione di Glocal DOC. La serata di chiusura del festival del documentario si è svolta la sera del 7 novembre al cinema Nuovo di Varese ed è stata presentata dalla giornalista di VareseNews Stefania Radman con Barbara Sorrentini di Radio Popolare. Diversi i premi che sono stati consegnati, sia per la sezione “in concorso” dedicata ai lungometraggi, sia per il Premio Agostini, dedicato ai documentari brevi o reportage giornalistici.

Glocal DOC è il festival del documentario giunto alla seconda edizione e che nasce come anticipazione di Festival Glocal, il festival di giornalismo che da tredici anni di svolge a Varese. Per Glocal DOC, dal 2 al 7 novembre, sono state effettuate 20 proiezioni, tra il cinema MIV – Multisala Impero Varese e il Cinema Nuovo, a cui hanno partecipato quasi 2.000 spettatori. Il festival, oltre alle due sale, è organizzato con la collaborazione di AIR3 – Associazione italiana registi (che omaggerà anche i vincitori di Miglior documentario e regia della tessera associativa), Cortisonici, Filmstudio 90 APS, BA Film Festival, ICMA – Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni.

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Il premio come Miglior Documentario è quindi andato a “Dalla parte sbagliata” di Luca Miniero (trailer). Il film ricorda la tra tragedia di Napoli del 1983, quando un pullman della scuola media “Nicolardi” del quartiere Vomero Arenella si scontrò con un camion.  Quarant’anni dopo, gli ex ragazzi sopravvissuti si ritrovano per un pranzo insieme.
Motivazione della giuria:  per aver raccontato una storia avvolgente, dove le emozioni dei suoi protagonisti, intime e personali, diventano patrimonio di tutti, anche a tanti anni dalla tragedia. Un evento drammatico narrato in maniera delicata e sensibile, facendo affiorare antichi ricordi negli occhi e nel cuore dello spettatore.
A ritirare il premio al posto del regista che ha inviato un video saluto, è salita sul palco Barbara Forlani, una degli ex studenti protagonisti della tragedia. 
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Il premio per la miglior regia è stato assegnato da AIR3 a “Romina” di Valerio Lo Muzio, Michael Petrolini (trailer).  La storia di una giovane donna di seconda generazione. Immersa nella normalità quotidiana, tra lavoro, boxe e serate con gli amici, la vita di Romina prende una svolta drammatica quando sua madre, Berta, viene arrestata.
Motivazione: Per aver inquadrato in maniera sincera e diretta una storia di rivincita individuale che accomuna tutti noi, nella quotidiana lotta per la sopravvivenza dei nostri sogni e dei nostri ideali.

Menzione speciale a “Basilico – l’infinito e là in fondo” di Stefano Santamato (clip). Il Documentario ripercorre le tappe principali della carriera di Gabriele Basilico: dalle sue prime foto, scattate in gioventù, fino agli ultimi lavori degli anni 2000.
Motivazione: Per la messinscena elegante e rigorosa e per la sapiente gestione delle interviste, che conducono per mano lo spettatore alla scoperta di uno dei più grandi fotografi italiani. 

Per il Premio Agostini dedicato ai documentari brevi e ai reportage giornalistici la giuria del festival ha scelto “The Keep” di Federico Conti. Il corto raccontato la storia di Sally Barnes, l’ultima persona in Irlanda ad affumicare esclusivamente pesce selvaggio. Travolta dalle conseguenze del cambiamento climatico e della pesca intensiva il suo inestimabile know-how rischia di scomparire per sempre.
Motivazione: Opera di grande valore culturale e ambientale. Attraverso una narrazione coinvolgente e visivamente suggestiva, il film mette in luce il delicato equilibrio tra uomo e natura, e l’importanza di preservare il sapere tradizionale in un mondo in rapida trasformazione. È un tributo non solo a Sally Barnes, donna forte, libera, indipendente, e alla sua dedizione, ma anche un richiamo potente all’azione per proteggere le nostre risorse naturali per le generazioni future. 

Nella stessa sezione menzione speciale a “Smart Accessed”di Fulvio Nebbia e Alberto Puliafito. Il racconto della giornata del 25 aprile 2024, il primo giorno in cui Venezia ha messo l’ingresso a pagamento.
Motivazione: Un docufilm con un approccio giornalistico e un uso efficace dello storytelling. Il racconto è un mix di emozione e autenticità, strutturato in modo chiaro e diretto. Si tratta di un reportage sul campo, che mette al centro le persone e la spontaneità, con un lavoro on the road privo di set, pose e luci. Il risultato è un racconto diretto e informativo.

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