Esiste un’analogia tra il lavoro dell’antropologo e quello del giornalista: entrambi prendono parte alle dinamiche della comunità che sono chiamati a raccontare. È quella che in gergo viene definita osservazione partecipante. Ma non solo: abbandonata l’idea che si occupi di mondi remoti, l’antropologia può fornire al giornalismo nuove prospettive, ma anche suggerire nuovi argomenti e nuovi ambiti di ricerca.
Questo incontro garantisce crediti per la formazione permanente dei giornalisti.
Non esiste più un limite massimo per l’iscrizione ai corsi.