Non ricordo chi ha parlato per la prima volta dello “Spirito del Coro”. E’ stata una felice intuizione dare un nome ad un’entità astratta.
Si canta.
E in quell’atto estremamente naturale di produrre suono dal corpo, unisci quanto crei alla creazione degli altri e per qualche minuto l’armonia è intensa. Libera. Poi tutto svanisce sino al prossimo concerto perché “solo quando si è tutti insieme si crea quella magia”. Solo in quell’istante gli sforzi di tutti si mostrano in un coagulo di sudore, sorrisi, fatica ed emozione. Un incontro che spesso percepisco intenso.
L’energia scende dal palco e imbeve la sala, le persone presenti ne gustano il sapore condividendone l’attimo.
Tutto questo e molto altro ritengo sia “lo Spirito del Coro”.
Esiste in ogni realtà condivisa. Penso ogni persona dovrebbe essere così fortunata da vivere una realtà sia essa artistica, sportiva o ludica, capace di generare un “proprio Spirito del Coro”. La vita diventa migliore.
La mia lo è.